Ciao Michil,

Ho ricevuto per posta la tua pubblicità elettorale e sarei intenzionato a votarti……ma prima mi devi spiegare cosa per te è muffa e cosa rock.
Per te:
– è muffa l’attuale turismo in Val Badia: vecchie cariatidi, ex dirigenti statali, politici, imprenditori furbetti che si divertono a vedere per la centesima volta la sfilata in costume di ferragosto e l’ennesima fiaccolata dei maestri di sci;
– ed è rock un turismo fatto di meno vip e più persone giovani, attive, con meno puzza sotto il naso che vorrebbero assistere a qualcosa di nuovo (incontri culturali, iniziative sportiva oltre la sola Maratona dles Dolomites e la gara di Coppa del Mondo di sci che interessa solo agli atleti, ecc.)
– è muffa lo spettacolo della abitazioni chiuse per 11 mesi all’anno, venduta ai turisti ricconi;
– ed è rock un po’ di appartamenti per i giovani che non possono permettersi certi prezzi al metro quadro e che sono costretti o a lasciare la valle o se sono originari di via a vivere come schiavi per tutta la vita abitando nelle cantine degli alberghi
o viceversa?
– è muffa i ns. giovani che passano i fine settimana nei bar a bere come spugne ed a girare in auto a 100 km/h (perché il cervello è indirettamente proporzionale alla cilindrata ed alla velocità dell’auto);
– ed è rock cercare di coinvolgerli in qualcosa si attivo per il corpo e per la mente (sport o cultura) sperando che un giorno abbiano letto qualcosa di altro oltre il libretto di istruzioni del Nokia
o viceversa?

◊♦◊

Ciao E.,
Ti ringrazio di avermi scritto.
Ti ringrazio molto. sai, tanti stanno prendendo le distanze dal sottoscritto, per questi motivi:
1.    perché michil costa può parlare, tanto ha già tutto.
2.    perché il sottoscritto è contro il turismo
3.    perché i verdi sono sempre contro tutto e vivono in un mondo di sognatori.

Allora:
1.    appunto perché ho un albergo provo a dare il mio contributo, provando a sensibilizzare la gente. appunto perché vivo a Corvara dove non c’è poca sociale (in stagione nessuno ha tempo, fuori stagione sono tutti stufi) provo a dire alla gente: attenzione. Dev’esserci un miglior equilibrio tra turismo e tutti, sottolineo tutti, gli abitanti. A beneficio di tutti.
2.    vedi pt 1
3.    ci facciamo semplicemente carico delle responsabilità che abbiamo. Lo sfruttamento continuo e duraturo della natura a lungo non può che portarci all’implosione. Siamo per una convivenza sociale, senza paure di influenze di qualsiasi tipo, per una scuola bi- e trilingue, siamo contro il voler credere che noi sudtirolesi ladini o tedeschi o italiani siamo i soli su questo mondo e degli altri non ce ne importa un fico secco. Ma che ragionamenti sono? Li dovresti sentire quelli dell’estrema destra tedesca, che spavento! Mi fanno paura, quelli sì mi fanno paura.

Non tutto il turismo è muffa, ma sono stufo del “fake”, del finto, di fare una finta cultura per lo svago dei turisti. Vorrei più coinvolgimento, p.e., intorno alla Maratona, ma non perché ne sono il presidente, ma perché ci credo, io credo in un turismo più soave, più leggero, più ciclistico. Se abbiamo oltre 20.000 richieste ci sarà pur un motivo , o no? e allora perché non chiuderli questi benedetti passi per qualche ora per un po’ di giorni, perché non trovare un po’ di spazio, un po’ di tranquillità, un po’ di vivibilità? Perché non organizzare una coppa del mondo Dolomitica sui passi? Di cicloamatori ce ne sono, e tanti, come tu meglio di me sai.

Non sono d’accordo su come una certa politica immobiliare si sta svolgendo. Un esempio? Oltre a Cortina, c’è Ortisei. I giovani si stanno tutti spostando verso Laion. Succederà anche qui da  noi.

Esatto. Lo sport è scuola di vita! Bisogna coinvolgerli, non pensare a plasmarli o di motivarli dall’alto, ma fare in modo che loro, dal loro interno si motivino e trovino la forza e la volontà di reagire a un mondo che viaggia troppo in fretta, troppo superficiale, troppo venale, troppo egoistico.

Mi permetto di copiarti alcune righe del discorso rock che ho fatto qualche giorno fa  bz:

Sono passati trent’anni da quel lontano 78. il dissidente Norbert C. Kaser era furioso in questo Südtirol, eppure lo amava. Lo capisco bene. Anch’io amo questi posti, anch’io a volte sono arcistufo. Stufo di discussioni senza fine intorno alla rana crocifissa.

Stufo del bigottismo, di una “sana morale” che i benpensanti vogliono inculcare a chi non la pensa come loro; proprio loro, senza uno stralcio d’etica. Proprio quelli che non spendono una parola sui preti pedofili.
Sono stufo anche di quelli, e qui mi riferisco agli Schützen, che non si degnano di venire all’Alpe di Siusi a protestare contro i soprusi ambientali. All’Alpe non ci sono venuti perché c’erano i Verdi. Moralisti, opportunisti, anacronistici, arroganti.
Sono stufo di una cultura pornoalpina, degli orgasmi artificiali, sono stufo del “miar sein miar”. Sono un fautore della libertà, senza dogmi, senza repressioni, senza finzioni. La libertà é responsabilità. Una parola grande, troppo grande per tanti abitanti di questo meraviglioso paese.
Non sopporto quelli che un giorno sì e l’altro pure ci lanciano messaggi di paura. Paura contro gli stranieri, paura contro l’invasione, paura di essere italianizzati o tedeschizzati.
La mia vera paura, che dovrebbe essere la paura collettiva, é un’altra: la spinta da destra. Qualche giorno fa c’è stata una tavola rotonda con alcuni estremisti di destra. Era invitata anche la nostra giovane candidata Michaela Abate. Aveste dovuto sentirli, i fenomeni. Si sentono austriaci che vivono in uno stato straniero, per loro esiste un’identità monodimensionale, fedele al grande Tirolo. Si chiudono a riccio nelle loro assurde tesi di estraniazione totale verso il mondo e si autoproclamano salvatori della Heimat. Vivono al caldo in mezzo al branco, e non s’accorgono che la vita gli passa accanto. La nostra Michaela -unica donna- é stata brutalmente attaccata, derisa, senza un minimo di rispetto dal moderatore.
vogliamo il rock perché noi nel rock ci crediamo. Perché il rock é sentire la vita, non riempirla. Il rock ha anche bisogno di spazi in cui i giovani possano sprigionare la loro energia. Il rock dev’essere trattato come cultura e non come fastidio; abbasso il vicesindaco che vede i giovani come fracassoni fastidiosi.
Volevamo il concerto rock per dire ai giovani -e meno giovani- che il rispetto é importante. Sì al rock ma nell’Altum Silentium delle Dolomiti dev’esserci il silenzio. Rispetto, sempre!
Ci sono soldi per tutto e per tutti. Per ogni banda, per ogni compagnia degli Schützen, per ogni coro; fior di milioni scorrono nelle case della cultura, nulla per il rock. I giovani dovrebbero essere invisibili.
No, questa non é politica. Repressioni, sanzioni.. chi va a scuola deve anche avere la possibilità di intrattenersi; l’intrattenimento non deve valere solo per quelli che marciano con i giovani Schützen o se ne vanno a spasso con l’unione di raccolta delle stelle alpine o per gli appassionati filatelici. Il rock è cultura pura, per una cultura giovane; diamo spazi ai giovani, per una cultura più rock. Il rock merita questo e molto di più!

Volevamo comunicare che si può bere, con moderazione, e che il vino e l’alcool sono dei momenti di piacere. Credo che ci siamo riusciti.

Grazie E.,
vedi Tu.
michil