Caro direttore,
Barack Obama ha detto che loro – i lavoratori dell’amministrazione – sono servitori dello Stato ed esserlo è un privilegio, quindi imporrà nuovi standard di trasparenza. Ha quindi immediatamente introdotto nuove regole di comportamento per i membri del suo governo:
1) vietato accettare regali dai lobbisti
2) gli ex-funzionari pubblici non potranno essere lobbisti nell’amministrazione
3) ha congelato gli stipendi dei suoi principali collaboratori (che guadagnano una cifra di molto inferiore dei nostri).
Da noi, nel grande Südtirol-Alto Adige, gli stipendi sono stati aumentati con la nuova amministrazione, e gli assessori uscenti vengono gentilmente parcheggiati e super pagati in un posto di rilievo.
Ovviamente non è il risparmio di un paio di centomila euro che incide sul bilancio americano, ma è l’esempio. Se facciamo sacrifici tutti quanti, possiamo chiederne anche a chi deve fare rinunce.
Mi interesserebbe sapere da Lei come è possibile che i ‘nostri’ non si rendano conto del danno d’immagine che fanno ai cittadini, e se nel nostro statuto c’è scritto da qualche parte che è vitato avere un comportamento etico nella politica. Giulan

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Caro Costa,
giulan (grazie in ladino) a Lei per aver aperto una finestra sul mondo. Sì, perché il grande Südtirol-Alto Adige troppo spesso procede come se fosse un’isola, ma così non è.

Dopo le elezioni, siamo andati nella zona dove le destre del gruppo etnico tedesco hanno ottenuto i risultati migliori e, con sorpresa, abbiamo scoperto come buona parte di quei consensi non fosse indirizzato contro gli ‘italiani’ o ‘stranieri’, bensì contro il sistema di potere della Volkspartei. La politica vive anche di simboli: vedere che, mentre pure i sudtirolesi devono tirare la cinghia, i loro rappresentanti incassano un consistente aumento automatico dell’indennità ha l’effetto di uno schiaffo. Analogamente irritante è constatare che l’aumento della competitività investe tutte le categorie tranne quella dei politici: per chi appartiene alla Casta un posto di rilievo (ben retribuito) salta sempre fuori, indipendentemente dal merito. È vero, oggi nel Palazzo si leva qualche voce che denuncia il tutto e fa nobili discorsi (si veda quanto riferiamo oggi a pagina 2). Ma ormai le parole non bastano, servono fatti.

michil costa – Enrico Franco (Direttore del Corriere dell’Alto Adige), Corriere dell’Alto Adige, 29 gennaio 2009