Buongiorno, sono un insegnante di educazione fisica di Pavia appassionato di mountain bike o seguito la manifestazione di ieri in tv e devo fare i complimenti per una organizzazione senza pari di un evento di sport molto bello.
Riporto parte dell’articolo della gazzetta dello sport sulla squalifica di Falzarano di ieri, La bagarre. Proprio quest’anno il comitato organizzatore ha inserito nel regolamento della Maratona una disposizione che punisce con la squalifica «i concorrenti che gettano immondizie al di fuori degli spazi segnati». Una norma introdotta anche considerando la recente nomina delle Dolomiti a Patrimonio mondiale Unesco e al tema – l’energia – di questa edizione della Maratona. Così, quando Falzarano – in quel momento al comando della gara e a pochi chilometri dall’arrivo – ha gettato a terra la bustina dell’integratore, il comitato organizzatore gli ha comunicato dalle moto della televisione che era stato squalificato e che doveva ritirarsi dalla gara. La decisione è però stata contestata dalla Federazione: il regolamento, letteralmente, prevede la squalifica per chi getta i rifiuti a terra, ma non l’espulsione dalla gara. Sicché Falzarano è stato riammesso e ha potuto salire sul podio. Che cosa comporterà la squalifica gli sarà comunicato nei prossimi giorni.
Bene ha fatto il comitato organizzatore a disporre la squalifica per un gesto di significativo disprezzo verso l’ambiente circostante, la federazione e i cronisti RAI non hanno perso l’occasione per dimostrare ancora una volta l’ipocrisia di chi condanna i cattivi comportamenti, ma in sostanza assume atteggiamenti ambigui che favoriscono sempre e soltanto i furbi.
Chi è causa del suo male pianga sé stesso, se il ciclismo è ridotto male un motivo ci sarà pure.
S. Z., Pavia