Tra le Dolomiti spunta il sette stelle della discordia
Di michilcosta
10 thoughts on “Tra le Dolomiti spunta il sette stelle della discordia”
… facesse l’esimia archistar almeno un giro di persona sul posto prima di sparare progetti!
Forse si renderebbe conto che l’ambiente della Val Gardena è UN PO’ MEGLIO di Dubai!
Au revoir,
Massimo Silvestri
largo Italia 11
24060 Carobbio degli Angeli (Bg)
Gentile Michil,
ancora una volta ho visto dello scempio proposto alla montagna a proposito dell’albergo a 7 stelle, e ancora una volta ho trovato su La Stampa la Sua puntuale “resistenza”.
Avanti così! Nell’Italia dove a Lampedusa vogliamo fare i Golf Club e dove il comune di ogni provincia, amministrato dalla destra o dalla sinistra, fa cassa con oneri di urbanizzazione di nuovi edifici.
Voglio esprimere tutto il nostro sostegno in questa battaglia contro chi vuol distruggere “l’anima” delle Dolomiti.
Ci si accappona la pelle a immaginare una roba così a Corvara, piazzata nel
bel mezzo del paese, al posto del Perla e di tutti gli altri alberghi a
misura
d’uomo che accolgono con amore ospiti da tutto il mondo.
Il nostro pieno appoggio va a tutti gli abitanti di val Gardena e Badia contro ogni tentativo di snaturare e volgarizzare la ricchezza naturalistica e spirituale delle Dolomiti.
c’è una petizione da firmare per il NO? A disposizione! un 7stelle, con ogni tipo di servizio, con pista funzionante h24, costruzioni a 2000m (e immaginoo anche strutture per portare i turisti a 2000m) mi fanno pensare più a Dubai che alle Dolomiti…..
A.B.
Caro Michil,
ancora una volta leggo stupefatta dello scempio che vogliono creare sulle bellissime Dolomiti.
Plaudo alla vittoria della tua battaglia per l’Antersacs, perché hai condotto questa campagna come sempre esponendoti in prima persona, ma sostenuto da moltissime persone che, come te, amano quelle montagne e condividono pienamente i tuoi attacchi alle malversazioni di chi ci governa (dai politici locali a quelli dell’Urbe).
Ma venendo all’articolo della Stampa su quanto si vorrebbe realizzare sulle piste di Selva Gardena, “Hotel a 7 stelle all’insegna del superlusso”, mi sembra che non esistano più limiti alla dimostrazione di quanto all’uomo non interessi più la salvaguardia della natura, ma solo la speculazione.
A che pro una simile rivoluzione paesaggistica?
Davvero un “atto d’amore verso la Val Gardena” come dice Claudio Riffeser (guarda caso Presidente della Funivie Saslong Spa – che naturalmente saranno completamente rimodernate -) per lasciare un segno?
Quale segno? La distruzione di ettari di bosco e una vergognosa “colata di cemento”?
O il segno di chi vede dietro questa operazione solo ritorni economici a discapito di chi la montagna la ama per quello che è e per quello che offre?
E saranno così tanti i Paperoni da 5.500 euro a notte che “vogliono provare l’emozione di una cena in un ristorante gourmet a 2000 metri o ad un’avveniristica passeggiata lunga (caspita!!!) ben 80 metri sul tetto”?
Eppure le passeggiate in montagna non si fanno sui tetti, ma dentro la NATURA, con i piedi che camminano su sentieri erbosi, su pietraie e che raggiungono cime dalle quali la vista spazia nell’infinito e con il cuore che batte per le forti emozioni che la montagna dona ad ogni escursione.
Michil, anche questa volta fatti paladino e in tanti ti seguiremo e ti appoggeremo come sempre, perché come te “siamo su questo mondo per diffondere armonia non per consumare l’unico pianeta che abbiamo”.
Sempre con tanta amicizia e affetto. P.
michil bun dè,
sul sette stelle francamente non saprei cosa dire. perchè un po’ sono affascinato da questa idea del 7 stelle. un po’ penso anche alla clientela che può attirare, però alla fine è relativo anche quello. è inutile negarlo, ci sono in tutto il sudtirol i leghisti in vacanza col suv anche lì da noi in badia. la clientela del 7 stelle sarà peggiore ? difficile battere i leghisti in suv.
certo ci sono delle cose non naturali come questa enorme cubatura a 2000 metri, questo voler imbrigllare la montagna. ma non mi sento di esprimere pensieri, e comunque la cosa più intelligente e ironica, che avrei voluto dire io!!!!, l’hai già detta tu: pornoalpino.
ne parleremo di persona ma secondo me ormai non c’è nulla più da fare c’è una corsa cieca alla cubatura, al denaro stan diventando pazzi i sudtirolesi hanno gli occhi iniettati per i soldi, han dato anche il voto a berlusconi pur di avere permesso di fare altre cubature.
gli svizzeri che come sai io amo molto sono un po’ più moderati ma non poi così tanto di più.
stanno progettando una specie di torre sopra davos gli architetti Herzog & de Meuron. c’è però in questo caso una bella differenza:
c’è stato un referendum dove hanno votato tutti i cittadini di davos. è un bell’esempio di democrazia. per questo ammiro così tanto la svizzera.
( http://www.ragionpolitica.it/testo.3385.html se vuoi notizie su questa super torre)
e ho ancora una domanda nella mia testa: ma tutte queste nuove stanze saranno riempite? perchè son tantissime ormai, sono infinite stanze di cirmolo, vetro, pietra. E parte la solita canzone dei materiali locali
perchè c’è questa moda, modo di dire, che “l’hotel è fatto con materiali naturali, del luogo, legno, pietra…”
e allora? come se usando gli alberi e le pietre di lì allora potessi fare anche dei grattacieli sulle montagne perchè tanto son fatti di “materiali naturali”
guarda che è un bel ragionamento scemo che fanno
come se i materiali naturali fossero infiniti fra l’altro
inventiamoci e lanciamo un nuovo insulto:
và a dar via la cubatura!!
ciao michil a presto!!
F.
E’ tutt’altro che facile per la Commissione Edilizia del comune di Selva Gardena opporsi ad un progetto di un ArchiStar del calibro di Foster.
L’investimento sembra elevato, ma neppure tanto.
Il target della clientela che si propongono di intercettare è di ospiti dotati di ampie disponibilità economiche. Per questo tipo di clientela l’esagerazione non è mai troppa. Posso dire che il progetto del nuovo albergo non fa per me, non sarà mai l’albergo capace di farmi sentire come a casa mia, però non mi sento di vietarlo a chi ha soldi e gusti diversi dai miei.
Nell’iniziativa vedo gli estremi di una sfida imprenditoriale i cui effetti ricadranno su chi la opera. E’ il successo degli eccellenti alberghi che già sono in zona ad attirare nuovi imprenditori, è un virus inevitabile. Se gli investitori credono nell’investimento, ostacolarne la realizzazione non sarà facile.
La bellezza del paesaggio è il valore aggiunto degli speculatori: di tutte le risme però, anche di quelli che disponendo di pochi mezzi e di scarsa cultura realizzano strutture di disarmante banalità. Proteggere le Dolomiti da ogni tipo di speculazione deve diventare l’obiettivo della futura generazione, richiede “scuola” ed educazione.
Mi piacerebbe sentire un parere sulla ristrutturazione dell’Hotel Sole-Sonne, in pieno parco naturalistico dell’Alpe di Siusi, un raddoppio di cubatura orribile, nemmeno benedetto dalle capacità tecnico/artistiche di un qualsivoglia architetto terrestre, altro che archistar. La struttura ha assunto l’aspetto di un cubo massiccio di 7 piani di altezza, visibile dalla Malga Zallinger, dal Goldknopf, da Monte Seura, da un qualsiasi punto dell’Alpe. Almeno il Socherts era visibile solo dalla stazione a monte del Ciampinoi e sarebbe stato fuori dal parco naturale. Ma così va il mondo, nessun ambientalista se ne accorto…
La maggior parte di quello che sta succedendo all’alpe di Siusi è uno
scempio; ci siamo ormai avviati sulla via del non ritorno.
Gli ambientalisti se ne sono accorti, eccome. Talune decisioni però hanno il
placet della stessa popolazione ivi residente; contrastare il fenomeno è
operazione complessa assai. Probabilità di successo (dal nostro punto di
vista)? Siamo a meno zero.
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… facesse l’esimia archistar almeno un giro di persona sul posto prima di sparare progetti!
Forse si renderebbe conto che l’ambiente della Val Gardena è UN PO’ MEGLIO di Dubai!
Au revoir,
Massimo Silvestri
largo Italia 11
24060 Carobbio degli Angeli (Bg)
Gentile Michil,
ancora una volta ho visto dello scempio proposto alla montagna a proposito dell’albergo a 7 stelle, e ancora una volta ho trovato su La Stampa la Sua puntuale “resistenza”.
Avanti così! Nell’Italia dove a Lampedusa vogliamo fare i Golf Club e dove il comune di ogni provincia, amministrato dalla destra o dalla sinistra, fa cassa con oneri di urbanizzazione di nuovi edifici.
A presto,
F.
Voglio esprimere tutto il nostro sostegno in questa battaglia contro chi vuol distruggere “l’anima” delle Dolomiti.
Ci si accappona la pelle a immaginare una roba così a Corvara, piazzata nel
bel mezzo del paese, al posto del Perla e di tutti gli altri alberghi a
misura
d’uomo che accolgono con amore ospiti da tutto il mondo.
Il nostro pieno appoggio va a tutti gli abitanti di val Gardena e Badia contro ogni tentativo di snaturare e volgarizzare la ricchezza naturalistica e spirituale delle Dolomiti.
un abbraccio
R. e C.
E’ sicuramente “macelleria turistica”.
Paradossale che volendo lasciare qualcosa alla Val Gardena hanno pensato ad un Albergo a 2000 metri.
N.F.
c’è una petizione da firmare per il NO? A disposizione! un 7stelle, con ogni tipo di servizio, con pista funzionante h24, costruzioni a 2000m (e immaginoo anche strutture per portare i turisti a 2000m) mi fanno pensare più a Dubai che alle Dolomiti…..
A.B.
Caro Michil,
ancora una volta leggo stupefatta dello scempio che vogliono creare sulle bellissime Dolomiti.
Plaudo alla vittoria della tua battaglia per l’Antersacs, perché hai condotto questa campagna come sempre esponendoti in prima persona, ma sostenuto da moltissime persone che, come te, amano quelle montagne e condividono pienamente i tuoi attacchi alle malversazioni di chi ci governa (dai politici locali a quelli dell’Urbe).
Ma venendo all’articolo della Stampa su quanto si vorrebbe realizzare sulle piste di Selva Gardena, “Hotel a 7 stelle all’insegna del superlusso”, mi sembra che non esistano più limiti alla dimostrazione di quanto all’uomo non interessi più la salvaguardia della natura, ma solo la speculazione.
A che pro una simile rivoluzione paesaggistica?
Davvero un “atto d’amore verso la Val Gardena” come dice Claudio Riffeser (guarda caso Presidente della Funivie Saslong Spa – che naturalmente saranno completamente rimodernate -) per lasciare un segno?
Quale segno? La distruzione di ettari di bosco e una vergognosa “colata di cemento”?
O il segno di chi vede dietro questa operazione solo ritorni economici a discapito di chi la montagna la ama per quello che è e per quello che offre?
E saranno così tanti i Paperoni da 5.500 euro a notte che “vogliono provare l’emozione di una cena in un ristorante gourmet a 2000 metri o ad un’avveniristica passeggiata lunga (caspita!!!) ben 80 metri sul tetto”?
Eppure le passeggiate in montagna non si fanno sui tetti, ma dentro la NATURA, con i piedi che camminano su sentieri erbosi, su pietraie e che raggiungono cime dalle quali la vista spazia nell’infinito e con il cuore che batte per le forti emozioni che la montagna dona ad ogni escursione.
Michil, anche questa volta fatti paladino e in tanti ti seguiremo e ti appoggeremo come sempre, perché come te “siamo su questo mondo per diffondere armonia non per consumare l’unico pianeta che abbiamo”.
Sempre con tanta amicizia e affetto. P.
michil bun dè,
sul sette stelle francamente non saprei cosa dire. perchè un po’ sono affascinato da questa idea del 7 stelle. un po’ penso anche alla clientela che può attirare, però alla fine è relativo anche quello. è inutile negarlo, ci sono in tutto il sudtirol i leghisti in vacanza col suv anche lì da noi in badia. la clientela del 7 stelle sarà peggiore ? difficile battere i leghisti in suv.
certo ci sono delle cose non naturali come questa enorme cubatura a 2000 metri, questo voler imbrigllare la montagna. ma non mi sento di esprimere pensieri, e comunque la cosa più intelligente e ironica, che avrei voluto dire io!!!!, l’hai già detta tu: pornoalpino.
ne parleremo di persona ma secondo me ormai non c’è nulla più da fare c’è una corsa cieca alla cubatura, al denaro stan diventando pazzi i sudtirolesi hanno gli occhi iniettati per i soldi, han dato anche il voto a berlusconi pur di avere permesso di fare altre cubature.
gli svizzeri che come sai io amo molto sono un po’ più moderati ma non poi così tanto di più.
stanno progettando una specie di torre sopra davos gli architetti Herzog & de Meuron. c’è però in questo caso una bella differenza:
c’è stato un referendum dove hanno votato tutti i cittadini di davos. è un bell’esempio di democrazia. per questo ammiro così tanto la svizzera.
( http://www.ragionpolitica.it/testo.3385.html se vuoi notizie su questa super torre)
e ho ancora una domanda nella mia testa: ma tutte queste nuove stanze saranno riempite? perchè son tantissime ormai, sono infinite stanze di cirmolo, vetro, pietra. E parte la solita canzone dei materiali locali
perchè c’è questa moda, modo di dire, che “l’hotel è fatto con materiali naturali, del luogo, legno, pietra…”
e allora? come se usando gli alberi e le pietre di lì allora potessi fare anche dei grattacieli sulle montagne perchè tanto son fatti di “materiali naturali”
guarda che è un bel ragionamento scemo che fanno
come se i materiali naturali fossero infiniti fra l’altro
inventiamoci e lanciamo un nuovo insulto:
và a dar via la cubatura!!
ciao michil a presto!!
F.
E’ tutt’altro che facile per la Commissione Edilizia del comune di Selva Gardena opporsi ad un progetto di un ArchiStar del calibro di Foster.
L’investimento sembra elevato, ma neppure tanto.
Il target della clientela che si propongono di intercettare è di ospiti dotati di ampie disponibilità economiche. Per questo tipo di clientela l’esagerazione non è mai troppa. Posso dire che il progetto del nuovo albergo non fa per me, non sarà mai l’albergo capace di farmi sentire come a casa mia, però non mi sento di vietarlo a chi ha soldi e gusti diversi dai miei.
Nell’iniziativa vedo gli estremi di una sfida imprenditoriale i cui effetti ricadranno su chi la opera. E’ il successo degli eccellenti alberghi che già sono in zona ad attirare nuovi imprenditori, è un virus inevitabile. Se gli investitori credono nell’investimento, ostacolarne la realizzazione non sarà facile.
La bellezza del paesaggio è il valore aggiunto degli speculatori: di tutte le risme però, anche di quelli che disponendo di pochi mezzi e di scarsa cultura realizzano strutture di disarmante banalità. Proteggere le Dolomiti da ogni tipo di speculazione deve diventare l’obiettivo della futura generazione, richiede “scuola” ed educazione.
Buona fortuna,
Angelo G.
Mi piacerebbe sentire un parere sulla ristrutturazione dell’Hotel Sole-Sonne, in pieno parco naturalistico dell’Alpe di Siusi, un raddoppio di cubatura orribile, nemmeno benedetto dalle capacità tecnico/artistiche di un qualsivoglia architetto terrestre, altro che archistar. La struttura ha assunto l’aspetto di un cubo massiccio di 7 piani di altezza, visibile dalla Malga Zallinger, dal Goldknopf, da Monte Seura, da un qualsiasi punto dell’Alpe. Almeno il Socherts era visibile solo dalla stazione a monte del Ciampinoi e sarebbe stato fuori dal parco naturale. Ma così va il mondo, nessun ambientalista se ne accorto…
La maggior parte di quello che sta succedendo all’alpe di Siusi è uno
scempio; ci siamo ormai avviati sulla via del non ritorno.
Gli ambientalisti se ne sono accorti, eccome. Talune decisioni però hanno il
placet della stessa popolazione ivi residente; contrastare il fenomeno è
operazione complessa assai. Probabilità di successo (dal nostro punto di
vista)? Siamo a meno zero.
michil