Stiamo andando a tutta manetta attraverso il presente, un viaggio cieco nel futuro. L’ultimo, ennesimo raduno di motociclette non porterà nulla di buono. Le Dolomiti dovrebbero regalarci un presente vivibile, fatto di tranquillità, lentezza, serenità. Invece continuiamo a diseducarci con più rumore più grande più forte. Eppure solo con moderazione e equilibrio riusciremo a fare un turismo brillante, sensato, e remunerativo.

Certo, le Harley stanno per forza, individualità, soprattutto libertà. Ma se questa libertà lede alla libertà degli altri allora non sono più d’accordo; il rumore che si sente in cima a ogni monte mi toglie la libertà di poter passeggiare e scalare in silenzio.

Dobbiamo iniziare a capire il valore delle Dolomiti, non solo come strategia di marketing. Dobbiamo portare loro più rispetto, fare un turismo di qualità, stabilire una forte tutela della montagna dal punto di vista della qualità ambientale.

Eppure si continua a cementificare, a consumare suolo.

Forse però anche qui si renderanno conto che è giunto il momento di preservare e non solo di sfruttare e abusare del grande dono che ci è stato fatto da Dio. Il dono di poter vivere qui, nelle Dolomiti

michil costa