L’economia del bene comune: non badare esclusivamente alla redditività della propria azienda vuol dire dedicare attenzione a valori importanti quali la solidarietà, il rispetto, la fiducia…

Il fallimento del capitalismo irresponsabile ci obbliga a pensare a nuovi modelli economici. E non sono solo filosofi, guru e autorità religiose ad avanzare proposte diverse. Anche fior fior di economisti, da Mohamed Yunus a Serge Latouche, da Stiglitz a Fitoussi, pensano a sistemi alternativi secondo i quali il successo di un’azienda non sia valutato solamente secondo criteri prettamente finanziari, ma anche in base a quanto rende in termini di bene comune, per l’intera società.
wall streetNon badare esclusivamente alla redditività della propria azienda vuol dire dedicare attenzione a valori importanti quali la solidarietà, il rispetto, la fiducia.
Costruire un’economia basata sul bene comune – EBC – significa coinvolgere in un circolo virtuoso il maggior numero di persone possibile, valorizzandoci reciprocamente. Un futuro di questo genere non solo è possibile, ma andrebbe favorito in tutti i settori, in ogni azienda, quale che sia la sua forma giuridica. Perché dare spazio ai valori universali significa essere innovativi. Perché non esiste innovazione più grande di quella che nasce dentro di noi, nella nostra testa.
L’EBC ci dà speranza e coraggio diffondendo l’idea della sostenibilità ambientale, ci mette in contatto con la bellezza di ogni giorno. Perché sono le piccole gioie che ci saltano addosso, se solo riusciamo a guardarci intorno, aprendo gli occhi e cogliendo particolari che ci regalano l’armonia del momento.
L’EBC ci svela un percorso partecipativo, affabile, ma aperto anche alle critiche ed alle correzioni di rotta. Coloro che l’hanno intrapreso hanno già fatto un grande passo avanti: hanno capito che il cash flow è importante, ma servono anche motivazioni diverse; che il profitto non è tutto, che ci vogliono anche rispetto per la dignità umana, equità, solidarietà, giustizia sociale.
I responsabili di 850 aziende hanno già stilato il bilancio del Bene Comune. Lo hanno fatto perché hanno a cuore una vita sana e giusta per tutti gli esseri viventi e le sorti del nostro pianeta. Lo hanno fatto perché vogliono essere i propulsori, gli iniziatori dei grandi cambiamenti del presente e del futuro. L’EBC è un processo continuo, è un modo diverso di percepire e vivere la vita. Cooperare invece di competere significa garantire all’umanità, agli altri esseri viventi e alla nostra Pachamama, alla nostra Terra Madre, un futuro che soddisfi i bisogni primari – bere, mangiare, ripararsi dalle intemperie – ma che ci consenta di dedicare attenzione anche alla dimensione ecologica.
Noi ne siamo convinti. Ecco perché anche noi faremo il bilancio del Bene Comune. Non perché siamo privilegiati residenti in una provincia a statuto speciale, ma perché siamo i fortunati abitanti di questo bel pianeta blu: qui sulla Terra dobbiamo comportarci da ospiti. Tutto quello che rovino là fuori, lo rovino dentro di me. Per me, per noi, non c’è nessuna differenza tra la corretta gestione del territorio e la buona amministrazione della nostra Casa, l’Hotel La Perla. Per questo motivo, in futuro ci serviremo solo di fornitori che seguano anch’essi l’EBC, daremo la precedenza alle banche EBC e tenteremo di coinvolgere i nostri ospiti in questo nuovo, appassionante modello economico.
Non sarà la spinta al risultato economico, bensì la nostra naturale propensione al viver bene, a portarci là dove tendiamo, verso la Bellezza.

michil costa