Ecco il drammatico allarme lanciato dall’Agenzia europea dell’Ambiente (Aea) sulle conseguenze del traffico che continua a soffocare il Vecchio Continente, costituendo ancora un serio rischio per il nostro sistema cardiovascolare, provocando un altrettanto pesante inquinamento acustico e producendo un quarto dei gas serra presenti nell’atmosfera. L’inquinamento, negli ultimi decenni, è andato riducendosi, ma i livelli di diossido di azoto sono ancora oltre i limiti di legge nel 44% delle centraline di rilevamento, le cosiddette PM10 nel 33% delle stesse centraline. In pratica, gli standard Euro, introdotti per le automobili qualche anno fa, non hanno funzionato. Le cause sono ovviamente la crescita del trasporto merci, la scarsità dei mezzi alternativi, gli stessi prezzi delle automobili, relativamente più bassi di quelli degli anni ’80 e ’90, mentre sono aumentati quelli dei trasporti pubblici, con conseguente diminuzione degli utenti che ne fanno uso. Un quadro sconsolante.