Dire che la perfezione non esiste è assai riduttivo. Dipende da cosa s’intende per perfezione. E qui si entra nel campo della logica.

La teoria di Pareto, aldilà di percentuali o calcoli matematici, credo sia d’aiuto per separare le poche cose davvero importanti dalle tante meno importanti.

 

cedronel

Ma se usciamo dal razionale, che può divenire scontato come il più banale dei luoghi comuni, ed entriamo nel campo delle forze illeggibili ecco come il ballo del gallo cedrone e il suo canto mattutino in questo periodo dell’anno siano assolutamente perfetti, sospesi tra il sublime e il sacro. Del resto un inno all’amore non è di per sé perfetto? E la perfezione non si palesa quando i Monti Pallidi si tingono di rosso? E non c’è perfezione anche quando le guglie vanno in pezzi? Erano perfezione mentre si sedimentavano, e sono perfezione quando non esisteranno più. Perché la perfezione è insita nella Natura che tutto ha già inventato, e per quanto noi umani vogliamo impegnarci a simulare la Natura, la nostra opera non sarà mai perfezione. Anzi, molto spesso è distruzione. Eppure quante volte impieghiamo, oserei dire sprechiamo il tempo per tentare di raggiungere la perfezione? Il principio di Pareto, uno dei maggiori economisti italiani, potrebbe esserci d’aiuto. La sua legge empirica ‘80/20 o della scarsità dei fattori’ sostiene che la maggior parte degli effetti è dovuta a un numero ristretto di cause.
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