In Trentino c’è un piccolo comune con un grande sindaco che promuove la sostenibilità ecologica non solo a parole, ma soprattutto con i fatti. Il comune si chiama Vallarsa e il sindaco Geremia Gios, direttore della facoltà di Economia e Management dell´Università di Trento.

Il benemerito professore ha osato fare quel passo che fino ad oggi non mi risulta abbia fatto nessun altro sindaco in Italia: ha messo concretamente al centro dell’attività comunale il bene comune, il benessere e la salute di residenti, ospiti, animali e piante senza distinzione alcuna, perché li considera tutti parte dello stesso prezioso ecosistema.
Con la semplice applicazione del principio che “chi inquina paga” e con la complessa analisi del fondamento giuridico europeo che sostiene e promuove tale orientamento, il sindaco, congiuntamente al consiglio comunale, ha deliberato che nel comune di Vallarsa si può produrre solo agricoltura biologica e chi non si attiene alla suddetta delibera verrà sanzionato.
Il rispetto dell’ambiente e la necessità quindi di preservarlo ai fini della qualità della vita degli abitanti, degli animali e delle piante diventa così una priorità concreta che è sinonimo di garanzia e protezione non solo per la collettività, ma per tutto l’ecosistema.
La volontà del primo cittadino e della giunta comunale di Vallarsa è chiaramente più preventiva che curativa. Tale indicazione, però, pone in evidenza due punti essenziali e inequivocabili. Il primo è che è possibile avere un intero comune a sola produzione agricola biologica, come le normative europee suggeriscono chiaramente. Il secondo è che le diverse conseguenze derivanti dall’utilizzo di tecniche e prodotti non adeguati possono manifestarsi a distanza di tempo, rendendo così difficile sia l’individuazione dei responsabili, sia l’applicazione del principio del “chi inquina paga”. L’incapacità di trovare il vero responsabile di frodi e danni alla salute collettiva rende ancora più impellente l´applicazione della delibera non solo nel comune di Vallarsa, ma ovunque.
Mi auguro vivamente che questa pietra miliare nell´agricoltura biologica posata dal professor Gios possa essere l´inizio di una nuova e più diffusa regolamentazione dell´attività produttiva agricola.
Colgo l’occasione quindi per complimentarmi con chi, sulla falsariga del sindaco di Vallarsa, s’impegna giorno dopo giorno alla realizzazione di un mondo più giusto, equo, solidale, ed ecologicamente sostenibile, aldilà di ogni uso e abuso di simili terminologie. Vada quindi il plauso a Susanne Singer, attenta osservatrice e collaboratrice della Terra Institute di Bressanone. E vada un forza e coraggio a Günther Reifer e ai suoi fantastici ragazzi, diventati ormai un’istituzione per quel che concerne un approccio diverso al mondo economico. Da imprenditore posso solo invitare i miei colleghi a ripensare il modello economico, basato non tanto sul profitto ma sulla condivisione. Non solo perché si contribuisce a un mondo migliore, ma, più semplicemente, perché si vive meglio. Tutti, nessuno escluso.

Michil Costa, Alto Adige, 31/07/2014

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