Non uccidere i laghi alpini, la salamandra, il silenzio! Non soffocare il fischio della marmotta. Il capriolo appena nato e nascosto tra l’erba, l’antico larice, la genziana blu notte: anche di questo sei fatto, uomo! e ora fermati. Accanto a te c’è un altro uomo. Incontralo: l’incontro è la più grande, la più importante delle esperienze. Ma se quel tuo simile per ignobili interessi folgora la trota salmonata del ruscello di montagna, che non vale meno del fiume giallo, non farlo assessore all’ambiente. Che disastro le dolomoto, rumorose moto nelle Dolomiti, autentico pandemonio della folle umanità, apoteosi del turismo pornoalpino, come finirà, chissà. Ma si sa: L’amore finisce dove finisce l’arnica, l’acqua, il silenzio. E quando svanendo la Marmolada resterai, sospirando, nel sempre più vasto Paese guasto, dimmi, chi ucciderai? E dimmi, potrebbe tornare a essere bella, senza te essere umano strano e folle, la terra? E per chi?