Oltre al danno, la beffa. Eh, scusate, uno studio!

Dopo l’ennesimo studio fatto sul traffico motorizzato sulle strade dei passi dolomitici, ne vogliono fare un altro. Vogliono uno studio per studiare quanto sia grande l’inquinamento acustico. Gli studi in questo caso sono dei semplici conteggi, niente più niente meno. Uno studio suona bene e aiuta sempre. Uno studio aiuta a guadagnare tempo, a procrastinare una decisione o non dover decidere affatto. Chi chiede uno studio si sente intelligente, addirittura intellettuale! Uno studio aiuta a distribuire qualche soldino. Aiuta l’assessore di turno a creare il proprio monumento. E allora, perché non usare gli impianti di videosorveglianza già presenti, per contare semplicemente le automobili? Perché non aggiungere anche uno studio sul colore delle macchine o la marca delle decapottabili? O forse, con l’aiuto del riconoscimento facciale, potremmo addirittura studiare la fisionomia dei guidatori delle Spider!

Ho un sogno: un po’ di pace nelle Dolomiti. Tutti noi abbiamo diritto a qualcosa che appartiene a tutti in egual modo. Un diritto alla natura, all’ambiente, nel pieno reciproco rispetto. Il rispetto verso i nostri ospiti (eh sì, non sono mica solo clienti!) che visitano il nostro piccolo pezzo di mundus mirabilis. Ma anche il rispetto verso coloro che qui possono (o devono) viverci. Oltre tutto si tratta di intelligenza turistica.

Intanto però, finché ci arriveremo, finché davvero succederà qualcosa, facciamo uno studio! Mi vien’ da piangere.