Quest’anno, per la 35a edizione della Maratona dles Dolomites, a fronte di 27.300 richieste di partecipazione, abbiamo deciso di abbassare il numero delle iscrizioni di mille unità, passando da novemila a ottomila iscrizioni. Il motivo è presto detto: vogliamo migliorare la qualità dei servizi, aumentare la sicurezza sul percorso e rendere l’evento ancora più esclusivo. E questo perché vogliamo diventare la migliore versione di noi stessi. Non conta la quantità, ma la qualità. Non vogliamo clienti sbadati, piuttosto vorremmo che ognuno degli ottomila partecipanti possa diventare ospite, un ospite che non viene qui solo per “staccare la spina”, ma che porta dentro sé una parte di noi, delle nostre valli, l’accoglienza sincera di un ladino, per interiorizzare un pezzo di montagna e ‘pensare come una montagna’ come sosteneva Aldo Leopold oltre un secolo fa. Da oggi in poi vorremmo pensare in tempi lunghi, per raggiungere la qualità che vorremmo. Perché qualità per noi significa non fare le cose solo oggi, ma continuare a farle anche domani.
Questo vorremmo, che chi ci visita porti nel cuore un profumo di fiore. Ci abbiamo messo anni per arrivare a dei buoni risultati, non con fretta, ma con costanza. Non solo con delle idee efficaci, ma con una visione condivisa dalla comunità, forse anche migliorando appunto la qualità di chi ci visita. Ecco lo scopo: mettere un semino in ognuno dei nostri ospiti per far diventare anche lui la migliore versione di sé stesso. E non lo facciamo esclusivamente per scopi turistici, lo facciamo per noi stessi, insieme ai volontari, a chi lavora non per noi, ma con noi; senza bisogno di apparire sempre o di comunicare tutto. Perché le cose buone e giuste e fatte bene sono quelle che fai quando nessuno ti vede.
Michil Costa