Bagno Vignoni. Esco di casa, la vasca di acqua termale fuma, me ne starei lì a contemplare; ma ho già le scarpette e la tuta addosso, vorrei bere un caffè alle Terme, ma certo, poco dopo le sei in questo piccolo idillio toscano tutto dorme, e quindi non mi resta altro da fare che recuperare le forze e iniziare a correre. Mentre salgo sento i rumori degli animali nella sterpaglia, esco dalle nebbie, vedo Vignoni alto. Da lassù tutta la valle è nelle nebbie, è uno spettacolo. Da questo posto reimparo sempre a vedere il mondo mentre i primi raggi di sole mi scaldano il viso.
Torno, doccia, caffè, finalmente alla Posta. Già i
giorni prima avevo fatto qualche giro esplorativo, ma qui la situazione è in
continuo divenire. È uno spettacolo. Mi prendo il
tempo di osservare con cura i mille dettagli; è proprio attraverso
l’approfondimento e la trasformazione della percezione abituale che si prende
coscienza del fatto stesso come noi percepiamo il mondo e che il mondo è ciò
che noi percepiamo. Nel nostro mestiere è di fondamentale importanza fare in
modo che noi, gli ospiti e ancora prima i collaboratori, certamente, abbiano la
percezione del bello che regna alla Casa. Non mettiamoci dei paraocchi, non
guardiamo ne a destra ne a sinistra, ma dritto davanti a noi nella direzione
verso cui dobbiamo procedere. Per avere successo dobbiamo limitarci a
cogliere ciò che interessa la nostra azione sulle cose, sulla percezione di chi
verrà a visitarci.
È grazie alla percezione estetica che possiamo
continuare a vivere in questo rapporto vissuto e percettivo con la terra che ci
ospita, dimensione essenziale della nostra esistenza. Gli ombrelloni verdi, le
sdraio vecchie di legno di decenni e rifatte, quelle nuove con i poggioli di
legno, il tavolo tondo con gli intarsi a metà stanza delle acque, gli
appendiabiti e gli specchi stile art nouveau, gli armadi riciclati, un semplice
tavolo ma con un piano fine e massiccio di legno di noce… Sono quei mille
dettagli così accuratamente ricercati e scelti che rende gli oggetti un caso
particolare di natura, quello che si realizza essendo il procedimento estetico
passato attraverso l’istanza supplementare dell’attenzione che ci è stata messa
da chi ha pensato, organizzato, creato, allestito. Avanti tutta quindi in
direzione accoglienza!