“Gentile Visentini,
penso che gli Schützen abbiano avuto sufficiente visibilità. Non crede che dando loro ben oltre lo spazio che si meriterebbero sui media il loro ego potrebbe scoppiarli addosso? Personalmente mi escono dalle orecchie.

Con stima,

michil costa, sudtirolese, Corvara”

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Caro Costa,
concordo pienamente. Hanno agito da provocatori – vergognoso il loro uso dei foglietti numerati appiccicati addosso alle persone, in stile ebreo-perseguitato là dove serviva solo non superare negli accessi la capienza della Casa Pacher – e hanno avuto sin troppa visibilità vestendo anche i panni delle vittime. Quale ragione possono pure averla, ma i loro obiettivi e le loro provocazioni non sono quelli degli autonomisti democratici.
Temo che n questo anno hoferiano continueranno a seminare provocazioni e guai. Non bisogna seguirli su questa strada. Vogliono solo l’autodeterminazione e il loro antifascismo è in stile Ellecosta. Non deve seguirli soprattutto la Svp. Anzi, Theiner e Durnwalder farebbero bene a segnarsi già ora la data del 25 aprile 2010 come appuntamento da non mancare per la Festa della Liberazione dal nazifascismo. Hanno origine quel giorno la nostra libertà, la nostra democrazia, la tutela delle minoranze, l’autonomia speciale, la Ue, Schengen, l’Europa senza confini e in pace come mai lo è stata nella sua storia. Non mettiamo tutto a rischio dando retta o coccolando qualche vecchio nostalgico o qualche giovane esaltato.

Toni Visentini (corrispondente per l’Alto Adige del Corriere della Sera), Corriere dell’Alto Adige, 5 maggio 2009