Il sindaco Pedratscher. “Abbiamo tutte le carte in regola per ospitare la sede”.
Anche Corvara lancia la sua candidatura per ospitare la sede della Fondazione Dolomiti Unesco: “Abbiamo tutte le credenziali per ospitare la sede”. Lo dice il sindaco Francesco Pedratscher, che aggiunge: “Ci troviamo proprio nel cuore delle Dolomiti, con una rilevante importanza turistica e abbiamo dimostrato anche nei fatti grande impegno a favore dell’ambiente”.
A una decina di giorni dalla decisione di dichiarare le Dolomiti “patrimonio naturale dell’umanità” con tanto di marchio dell’Unesco, c’è da risolvere il problema dell’ubicazione della sede della relativa fondazione. Luis Durnwalder, presidente della giunta provinciale, ha proposto prima Bressanone e quindi l’Eurac di Bolzano; il governatore del Veneto Giancarlo Galan si sta giocando la carta di Cortina d’Ampezzo (e ha incassato anche il benestare di due Verdi doc altoatesini: Michil Costa ed Herbert Prinoth); il senatore di Forza Italia Giacomo Santini ha lanciato la proposta che la seda possa essere al Centro Cherz sul passo Pordoi, la casa alpina del Cai dove si svolgono relazioni scientifiche e importanti riunioni dedicate soprattutto alla tutela della montagna. In corsa, appunto per ospitare la sede della Fondazione, adesso c’è anche Corvara. Conferma il sindaco Pedratscher: “Sono convinto che il nostro paese abbia tutte le credenziali per ambire ad ospitare la Fondazione. La posizione, nel cuore delle Dolomiti, è ideale. In più c’ße il nome che Corvara s’è meritata negli anni come stazione turistica di livello, al pari degli altri paesi della Badia, con garanzie di qualità che ci sono state riconosciute anche dal Touring Club Italiano”.
Un altro fattore importante a sostegno della candidatura di Corvara a sede della Fondazione Dolomiti Unesco, prosegue il sindaco Pedratscher, “è indubbiamente il costante impegno a favore della tutela dell’ambiente. Proprio di recente, in questo contesto, abbiamo inaugurato un impianto fotovoltaico su un edificio comunale. Credo proprio, anche a nome della comunità, che Corvara meriti il privilegio di ospitare la Fondazione. Ed è anche a nome dei residenti che lancio la nostra candidatura”.
In effetti il territorio riconosciuto dall’Unesco come “patrimonio dell’umanità” è molto esteso nove gruppi dolomitici per un’estensione complessiva di 142 mila ettari, cui si aggiungono altri 85 mila ettari di aree cuscinetto – e suddiviso tra cinque province (Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine): ovvio quindi che siano in molti ora a sperare di ospitare la prestigiosa sede della Fondazione. La partita – politica – è aperta.
Alto Adige del 5 luglio 2009