“Serrata delle 9 alle 15”, ma Durnwalder è categorico: “Non se ne parla”
Bolzano. Anche l’Alpenverein altoatesina ed il Dachverband für Natur und Umweltschutz si sono schierate ieri mattina apertamente in favore della chiusura diurna al traffico sui passi altoatesini: dalle 9 alle 15, sperimentale per il 2010, effettiva dal 2011. Altrettanto deciso però, nel pomeriggio, è giunto pure il rinnovato no del presidente Luis Durnwalder.
L’inquinamento da rumore non si combatte con i limiti di velocità perché è l’accelerazione, soprattutto quella da 0 a 60 chilometri all’ora, che maggiormente lo produce. Il pedaggio è la soluzione giusta, ma solo per fare cassa non per limitare il traffico e l’esperienza del passo Rombo, dove il pedaggio è in vigore dal 2006 ma il traffico non è calato di un’unità, lo dimostra un’altra volta. Sul Sella gli scalatori sono a rischio perché il rumore del traffico copre spesso le loro stesse voci. Una manifestazione come la Maratona dles Dolomites, con oltre 25 mila richieste di partecipazione proprio per la possibilità che offre di ammirare le Dolomiti nel loro silenzio naturale, è un messaggio che anche la politica provinciale dovrebbe essere in grado di recepire. No alle sfilate di auto d’epoca ed ai giri motociclistici sui passi, che sono inutili e retaggio di altri tempi, ma il no al traffico automobilistico sui passi, dolomitici ed altoatesini, non è un no verso le popolazioni residenti, ma è un incentivo alla mobilità alternativa, per cui al giorno d’oggi esistono le possibilità ed i mezzi.
Questi, in una sintesi assai concisa, gli argomenti che da ieri uniscono ufficialmente l’Alpenverein altoatesina e la Federazione degli ambientalisti sudtirolesi al coro delle voci di associazioni e partiti politici, fra le quali anche quella di Michil Costa, che alla conferenza stampa di ieri ha preso parte nelle vesti di presidente della Maratona dles Dolomites, che chiedono ormai da tempo un “attimo di pausa dalle auto” per le Dolomiti e le loro strade.
L’Alpenverein, nello specifico, è andata addirittura oltre, auspicando la chiusura diurna al traffico, dalle 9 alle 15, per tutti i passi altoatesini nel periodo da luglio a settembre poiché come è stato affermato ieri, “siamo convinti che solo con la chiusura al traffico si possa restituire, almeno parzialmente all’ambiente alpino la sua vivibilità”. Con altrettanta rapidità però, nel pomeriggio di ieri, è giunta anche la risposta del governo provinciale con Luis Durnwalder che ha ribadito: “Non se ne parla. La soluzione più sensata è il pedaggio. In tal modo, chi utilizza queste strade contribuisce alla loro manutenzione, anche se non è stata fissata nessuna data per la sua introduzione”. (adp)
Alto Adige, mercoledì 21 aprile 2010