Ora inizia nuovamente l’agonia elucubrativa, il tira e il molla, il tiritera dei pro e dei contro. Parlo dei pedaggi sui passi dolomitici. Durnwalder, che, come al solito, mira esclusivamente a fare soldi sempre soldi ancora più soldi, lo vuole a tutti i costi. E’ chiaro che questo significa ancora più auto, più parcheggi, più moto soprattutto, che si sentirebbero autorizzati ad andare su e giù per i passi perché paganti.
Si può essere svegli anche senza essere illuminati. La paura è innata nell’uomo, ma se è accompagnata da un po’ di coraggio potrebbe aprire un nuovo capitolo di un turismo trendy, alla moda, fatto di cultura e salute, silenzio e biciclette. Come? Non è difficile: i passi, per qualche ora al giorno, d’estate, devono essere chiusi al traffico, non c’è alternativa.
michil costa
La Stampa, 20/01/2012