Complimenti alla Provincia, che ha introdotto nuovi criteri per ridurre l’inquinamento luminoso. Sono contento che si impegnino a limitare l’installazione di lampade e neon di tutti i generi e dimensioni.

L’inquinamento luminoso è un problema serio: lo sapevate che gran parte degli abitanti della Pianura Padana (si dice addirittura i due terzi!) non vedono più la Via Lattea? Quando leggo queste notizie, penso sempre al nostro beato Südtirol. Perché anche noi, in Alta Badia, siamo bravi ad inquinare (luminosamente). Non ci credete? Guardate un po’ il nuovo distributore della Tamoil a Badia: c’è un’illuminazione che sembra di essere a Las Vegas, mica in una vallata dolomitica.

La bella costruzione tipica badiota che, fino a qualche tempo fa, dominava quell’angolo della valle ha perso così gran parte del suo fascino. Alla Tamoil, ovviamente, non interessa nulla che quel distributore sia sulla via Aurelia o in Val Badia, a questo aspetto avrebbero potuto pensare il proprietario o l’ente pubblico. Non sono eleganti nemmeno le pompe dell’Agip, ma in quel caso la decenza è stata almeno rispettata. Hanno anche tagliato un abete secolare, bellissimo, maestoso.


E, per rimanere in tema, dall’Alta Badia arriva un’altra bella notizia: anche all’ingresso di San Cassiano sorgerà un distributore. Con le liberalizzazioni, potrà essere dotato di un bel po’ di cosette. “Che c’è di male?”, direte voi. C’è che forse non era il caso di farlo proprio all’entrata del paese, a sinistra della rotonda, su quel bel prato verde che ancora oggi dona serenità e bellezza a tutta la zona. La bellezza e la serenità per le quali siamo invidiati in Italia e nel mondo, svendute per fare spazio ad un distributore che poteva essere costruito ovunque.

Pazienza, se così è, è così. consoliamoci con la bella idea della provincia: vai al comunicato stampa QUI