Durnwalder ormai è patetico. E’ un vecchio volpone che ha fatto il suo tempo, ma la cosa più grave è che ha idee superate, è terribilmente orgoglioso e altrettanto incredibilmente testardo. Anche per questo non riesce a capire – anzi, non vuole capire – che il tunnel di base del Brennero non s’ha da fare. Come dice giustamente l’amico Sepp Kusstatscher, “è una tomba milionaria”. E chi la paga? Noi, ovviamente. E se fino a qualche tempo fa si parlava di otto – nove miliardi di euro, oggi i costi sarebbero lievitati fino ad una “forbice” che va dai 18 ai 24 miliardi.
Non sarebbe meglio ammodernare la vecchia linea ferroviaria del Brennero? Eppoi riflettiamo su un dato: l’Italia esporta la stessa quantità di patate che importa dalla Germania: che ci sia qualcosina che non va? Diminuire il traffico lungo l’asse del Brennero si può, basterebbe introdurre tariffe omogenee su tutto l’arco alpino: l’arteria meno costosa è proprio quella del Brennero, adeguando le tariffe a quelle di infrastrutture analoghe esistenti nei Paesi confinanti ci sarebbe subito una riduzione di un terzo del traffico pesante. Con una piccola controindicazione: gli autotrasportatori non sarebbero proprio d’accordo…